Kazuo Kamimura prende spunto dall'opera del regista di culto Suzuki Norifumi (Sex and Fury). Rintaro Hibiki, regista di pellicole pinku eiga (film erotici softcore), è sedotto dalle donne che incontra nel "golden district" di Tokyo. Un incontro dopo l'altro, a metà tra il mondo reale e la dimensione onirica, Rintaro troverà ispirazione dalle storie e dai personaggi del Golden Gai, il quartiere ombra che si estende con i suoi duecento bar alle spalle di Shinjuku e che lo stesso Kamimura amava frequentare di notte, come insolito "studio" nel quale disegnare le sue tavole magnifiche e indimenticabili.