Gradimir Smudja, nato in Jugoslavia, è tra i più talentuosi disegnatori della sua generazione. Appassionato di arte, lavora in diverse gallerie e coltiva parallelamente uno stile di disegno unico al mondo capace di coniugare un grande virtuosismo pittorico con il gusto per la citazione colta, l’ironia e la caricatura.
Esordisce nel mondo del fumetto nel 2003 con “Vincent et Van Gogh” (Delcourt), una biografia affettuosa e profonda con al centro la vita del grande pittore olandese. Da allora non si più più fermato, fino a diventare uno dei nomi di punta del fumetto francese. Protagonista di mostre ed esposizioni, i suoi lavori sono stati esposti al Centre belge de la bande dessinée, il più importante museo europeo dedicato al fumetto, e al PAFF Palazzo Arti Fumetto Friuli di Pordenone.
Gradimir Smudja è uno dei pochi autori attualmente in attività in grado di ampliare la concezione del “bello” e di dimostrare che il fumetto non solo è un arte, ma che può parlare d’arte come nessun altro medium.
Gradimir Smudja (Kleiner Flug), Danijel Zezelj (Eris Edizioni), Giuseppe Palumbo (Astorina, Sergio Bonelli Editore), Andrea Plazzi, Daniele Caluri e James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera, dialogano sul rapporto tra arte e fumetto.