Vanessa Roghi fa ricerca sulla storia della cultura: ha scritto di donne e preti, di Manzoni e Le Monnier, di diritto degli autori e della fatica di guadagnarsi da vivere con la scrittura. Ma il suo amore più grande è la storia della scuola.
I suoi ultimi saggi sono "La lettera sovversiva" e "Piccola città" (Laterza). Le piace pensare che l’immaginario storico possa avere un posto nel dibattito storiografico, fa di tutto per portarcelo. Ha insegnato per anni alla Sapienza. Realizza documentari di storia per Rai Tre.
Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore… Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni. Sono parole potenti, queste di Gianni Rodari, parole che ci fanno capire qual è il senso profondo della Grammatica della Fantasia: non un manuale di istruzioni ma un serie di impulsi, che, come sassi nello stagno, generano occasioni di riflessione sui processi che guidano la fantasia. Ed è proprio partendo da quattro contributi del pedagogo Federico Batini, dell’illustratore Alessandro Sanna, dell’attore Giulio Scarpati e del giovanissimo bookblogger Null che ne parliamo con Pino Boero, Vanessa Roghi, Gaia Stock e Luca Boschi. L'evento sarà disponibile gratuitamente tramite live streaming.