Come dalla ricerca di un appartamento è nato “One of Those Days” e com’è vivere e fare i fumettisti in Israele. Maya e Yehuda Devir ci raccontano le origini del proprio webcomic e le dinamiche del loro lavoro.
D: Com’è nato il progetto “One of Those Days” e quando avete deciso di raccontare la vostra vita in un webcomic?
Y&MD: Tutto è nato dalla ricerca di un appartamento. Ci eravamo appena diplomati alla Bezalel Academy of Arts and Design, eravamo due sposini senza un soldo in tasca e abbiamo chiesto consiglio ai nostri amici. Ci hanno consigliato di postare una nostra foto su Facebook e di chiedere ai nostri amici su quel social di suggerirci degli appartamenti in affitto. Quell’illustrazione è diventata molto popolare e ha dato il via a “One of Those Days”, il nostro blog personale illustrato che settimana per settimana descrive la nostra vita in modo divertente, empatico e onesto.
D: Il successo di “One of Those Days” ha cambiato in qualche modo la vostra vita, come coppia e ora come genitori?
Y&MD: "One of Those Days" è essenzialmente la nostra vita. Descrive molto accuratamente la nostra vita vera, i momenti belli e divertenti così come il privato e i momenti in cui siamo più vulnerabili. Il successo di "One of Those Days" in Rete ci ha permesso, quando ci alziamo al mattino, di fare quello che amiamo fare, rendendo le persone felici con ogni illustrazione che pubblichiamo. È un dono meraviglioso.
D: Com’è vivere in Israele e cosa vi piace di più del vostro paese? Il lockdown ha cambiato le vostre abitudini, e se sì, in che misura? Infine, quanto è difficile continuare a far sorridere le persone in un momento come questo?
Y&MD: La vita in Israele non è molto diversa da quella negli altri paesi di questi tempi, sfortunatamente. Siamo tutti in questa realtà allucinante di una pandemia globale e cerchiamo in ogni modo possibile di staccarci da questo film dell’orrore. Speriamo con l’aiuto di "One of Those Days”, almeno una volta a settimana, quando viene pubblicata la nuova illustrazione, di regalare un sorriso a quante più persone possibile… anche se solo per qualche secondo. Il lockdown è difficile per noi per tanti motivi. Specialmente la cancellazione di molti eventi in tutto il mondo a cui avremmo dovuto partecipare. Ma siamo felici che ci sia la possibilità di prender parte ad alcuni attraverso il web, come per Lucca. Come tanti, abbiamo bisogno anche noi di essere molto creativi per continuare a fare quello che facciamo. Creatività è decisamente la parola chiave in questa situazione :)
D: Internet è un mezzo molto potente, che permette al vostro lavoro di essere conosciuto e amato da milioni di persone in tutto il mondo. Facciamo un salto nel tempo: trent’anni fa, prima del web, come credete avreste pensato e creato le vostre storie?
Y&MD: Le nostre illustrazioni sono figlie di Internet e dei social media di oggi. Nelle nostre conferenze spieghiamo come i social media ci abbiano aiutato a sviluppare lo stile grafico di "One of Those Days" e come funziona la teoria che chiamiamo “The Art of One Frame”, grazie alla quale riusciamo a raggiungere milioni di persone in tutto il pianeta ogni settimana, indipendentemente dalle loro origini, dalla loro religione o dal colore della loro pelle.
D: Parlando invece del futuro, cosa racconterete alla piccola Ariel di questi anni, una volta che sarà cresciuta?
Y&MD: Solo la verità. Se vuoi fare la differenza nel mondo, devi credere che cambiare è possibile.